12 cose da fare a Catania

Il primo pensiero che mi viene in mente ogni volta che torno a visitare questa splendida città, va al mercato del pesce, uno dei più antichi e belli d’Italia. Il secondo pensiero va, ovviamente, ai buonissimi arancini, cannoli e bontà di ogni genere che caratterizzano in maniera preponderante i miei soggiorni catanesi.

Ma andiamo per gradi… Catania è una città che si gira facilmente a piedi e che richiede almeno 3-4 giorni di soggiorno per poter essere scoperta nella sua totalità. Ogni angolo trasuda un vissuto secolare, la gente è calda ed accogliente ed il clima è mite anche d’inverno.

Le vie ed i palazzi storici rendono Catania un vero e proprio museo a cielo aperto, dove, anche non volendo, ci si imbatte in secoli di storia.

Catania è una di quelle città che ti rimane nel cuore e di cui difficilmente si perde memoria.

Bellissimi i palazzi storici del municipio e il palazzo dei Chierici che circondano insieme alla chiesa di S.Agata l’intero perimetro di piazza del Duomo. Al centro della piazza la fontana con il simbolo della città: l’elefante (in pietra lavica) che sorregge un obelisco egizio.

Per la gastronomia più buona in città, mi sento di consigliarvi la pasticceria Savia, che dal 1897 prepara dolci e salati tipici della tradizione catanese (un MUST DO).

Per una birra tra amici, invece, andate all’Ostello Agorà, scendete le scale e nel seminterrato farete scoperta del suo segreto più grande: un rivolo del fiume Amenano.

Visitare piazza del Duomo (Duomo sant’Agata)
Visitare il mercato del pesce (aperto tutte le mattine) e l’adiacente fontana dell’Amenano
Visitare i mercati gastronomico all’aperto (nelle vie adiacenti il mercato del pesce)
Visitare il mercatino delle pulci a piazza Carlo Alberto (la Domenica)
Passeggiare e fare shopping per via Etnea
Visitare il Teatro Bellini
Visitare l’anfiteatro romano
Mangiare arancini, cannoli e ogni prelibatezza alla pasticceria Savia
Passeggiare per via Crociferi
Fare jogging al Giardino Bellini
Visitare il castello Ursino
Prendere una birra all’Ostello Agorà (al piano sotterraneo scorre un rivolo del fiume Amenano)